- Quando hai iniziato a scrivere poesie e cosa ti ha ispirato a farlo?
Ho scoperto il piacere della scrittura da un paio d’anni, durante un periodo particolarmente intenso della mia vita, allorquando mi sono accorta che scrivere mi aiutava ad affrontare le sfide quotidiane e ad esprimere me stessa; terminato il mio primo manoscritto è subito emerso uno stile di scrittura poetico ed educativo, oltre che volutamente ermetico. Da qui l’idea di trasformare pensieri, racconti e storie in vere e proprie poesie.
2. Quali temi ricorrono maggiormente nelle tue poesie?
Il tema che amo raccontare riguarda la Vita in tutte le sue sfumature possibili; mi piace l’idea di condivisione di tematiche ricorrenti entro le quali ognuno di noi possa specchiarsi, trovarsi ed evolversi. Può sembrare forse banale, ma sono convinta che non lo sia affatto. Più i pensieri sono semplici e più contengono risposte e sono efficaci nel processo comunicativo e di crescita personale ed introspettiva.
3. Chi sono i poeti o le poetesse che ti hanno maggiormente influenzato?
Ho seguito studi umanistici che mi hanno fatto conoscere i grandi classici della poesia e della letteratura; fin dai tempi dell’università mi sono appassionata all’antropologia, trovando in questa risorse e spunti. Lo stile che adotto è caratterizzato da brevità e quindi ermetico. Sicuramente tra i Grandi Poeti amo Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo, ma la lista è lunga. Tuttavia, il sonetto che più ha suscitato nel mio cuore sentimento, resta “Pianto Antico” di Giosuè Carducci.
4. Come descriveresti il tuo stile poetico?
Scelgo appositamente le parole e, con grande cura, la consecutio tra le stesse. Il mio obiettivo è quello di racchiudere il senso di una storia in pochi e brevi versi. Alle volte è semplice, altre volte richiede più impegno.
5. Cosa significa per te la poesia?
A mio avviso, le poesia è condivisione di emozione. Se con la condivisione il lettore rievoca quel sentimento, in tal caso credo che la poesia possa aver portato a segno la propria missione.
6. Qual è il processo creativo che segui quando componi una nuova poesia?
Non seguo un particolare processo creativo, se non l’ispirazione del momento e un lavoro di scelta lessicale che, come detto, deve essere molto puntuale. Arrivata l’idea, si tratta solo di scegliere le parole.
7. Hai un rituale o una routine specifica per scrivere poesie?
Non ho un vero e proprio rituale: ovunque mi trovi riesco ad estraniarmi e così nascono le mie idee.
Qualsiasi elemento naturale, stato d’animo o persona possono, in ipotesi, fornirmi l’ispirazione così che, in modo molto semplice, esplodono i versi.
8. Come scegli le parole giuste per esprimere le tue emozioni nei versi?
Presto molta cura alle parole; devono esprimere un significato nel loro preciso ordine d’insieme.
9. Qual è la poesia che hai scritto di cui sei più orgogliosa e perché?
Mi piace molto la poesia che ho scritto per una persona a me cara e che è la dedica di apertura del mio primo manoscritto; spero di potervelo presentare a breve.
10. Hai mai affrontato il blocco dello scrittore? Se sì, come lo superi?
Non mi è ancora successo; qualora dovesse arrivare lo guarderò cercando di capire le sue ragioni e se mi stia suggerendo qualcosa, magari un cambiamento. Nulla avviene mai per caso e senza un motivo.
11. Lei G. scrittrice è un nome d’arte o la voglia di mantenere un importante grado di riservatezza?
Entrambi. E’ senza dubbio un richiamo alla protagonista del mio manoscritto che viene sempre menzionata come “Lei”, per una precisa scelta stilistica e concettuale. Trattandosi di un viaggio particolare entro cui ognuno di noi può riflettersi, non volevo ci fossero barriere di sorta all’immedesimazione. “Lei”è così impersonale che potrebbe essere chiunque. In realtà quel personaggio è anche assai peculiare, ma non voglio rivelare troppo prima dell’uscita del libro. “G.” è un tributo ad una cara amica volata in cielo. Ci chiamavamo reciprocamente “G.” ed essendo anche l’iniziale del mio cognome, ho pensato fosse perfetto.
12. Come pensi che la poesia possa influenzare la società moderna?
Questa è una domanda molto importante e vi ringrazio per l’opportunità di fornirvi il mio punto di vista. Viviamo un periodo particolare dove regna spesso sovrana la patinata superficie delle cose e spesso delle persone. Non a caso dico superficie perché sono convinta che, aldilà delle apparenze, in ognuno di noi vi sia un’anima e che questa non veda l’ora di emergere nella propria vera natura. Credo vi sia un forte bisogno di autenticità, condivisione ed empatia tra esseri viventi. Empatia significa sentire dentro, è la capacità di una persona di entrare in sintonia con i sentimenti altrui. La scrittura consente di enfatizzare i sentimenti così che ognuno possa rispecchiarsi in essi, sentirsi capito e meno solo. Di questi tempi c’è un gran bisogno di infondere sentimenti empatici e di lasciare qualcosa che, al pari di una calda coperta, possa scaldare i cuori. Credo possa funzionare anche come antidoto alla solitudine. Sapere che qualcuno prova le nostre stesse emozioni, ci rende più uguali e meno distanti. E poi chi non vorrebbe vedere la propria storia personale racchiusa in una poesia?
13. Quali sono le sfide principali che hai affrontato nel tuo percorso come poetessa?
Le sfide fanno parte della vita. Fare poesia sui social chiedendo alle persone di raccontarmi in privato una propria storia personale e trasfonderla in poesia, credo sia una bella sfida. L’iniziativa nasce dal desiderio di donare qualcosa di prezioso a chi per svariati motivi non ha la possibilità di farlo. E poi chi se non qualcuno che non teme le sfide si sognerebbe di “regalare poesie”?
14. C’è un momento o un’esperienza particolare che ha avuto un impatto significativo sulla tua scrittura?
La malattia di una cara amica, “G.”.
15. Come reagisce il pubblico alle tue poesie? Hai qualche aneddoto interessante da condividere?
Il pubblico mi ha stupito perché ha apprezzato tantissimo l’idea! Arrivano tante storie, molte parlano di affetti, di amore, altre di spiritualità, ma anche di lavoro; come vi dicevo: poesia quale mezzo di comunicazione per dare “grande voce alla Vita!”
16. Quali sono i tuoi progetti futuri come poetessa? Stai lavorando a qualche nuova raccolta o progetto poetico?
Mi piacerebbe pubblicare una raccolta di tutte queste poesie che via via usciranno sulla pagina instagram; il progetto prevede una poesia quotidiana e perché no, qualcuna potrebbe essere inserita come apri capitolo del mio manoscritto.
17. Dove è possibile seguire il tuo lavoro artistico e leggere le tue opere?
In attesa dell’uscita del mio primo manoscritto (sto ancora vagliando alcune proposte editoriali), potete seguirmi sulla pagina Instagram @leig.scrittrice sulla quale ogni giorno esce una poesia. Chi invia la propria storia in privato può decidere se essere taggato nei commenti della poesia o se restare anonimo, sapendo comunque che è la poesia ispirata alla sua storia! Aspetto le vostre storie e quindi seguitemi numerosi!