Alice Vettorata, con il suo nuovo libro “Crisocolla”, ci offre un racconto profondo e intimamente legato al mondo dell’arte, in cui le vite di quattro protagonisti – Agata, Olivia, Vittorio ed Edoardo – si intrecciano nel palcoscenico complesso e stimolante dell’Accademia di Belle Arti. La narrazione si snoda tra introspezione e crescita personale, creando un mosaico di emozioni, dubbi e scelte.
Il titolo, evocativo e poetico, richiama la crisocolla, una pietra simbolo di equilibrio, cambiamento e creatività. Questa metafora diventa centrale nella narrazione, rappresentando il percorso dei personaggi, che, come la pietra, si trasformano sotto la pressione delle loro esperienze e decisioni.
Agata, modella d’arte, è una figura chiave che incarna il conflitto tra l’essere spettatrice e protagonista della propria vita. Vittorio e Olivia, aspiranti artisti, lottano con la propria identità creativa e con il timore di non essere all’altezza delle aspettative – proprie e altrui. Edoardo Mori, il loro docente, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla trama, intrecciando la sua esperienza di uomo che si confronta con le scelte del passato e riscopre una passione che rischiava di spegnersi.
La scrittura di Alice Vettorata è fluida, visiva e intensamente lirica, capace di trasportare il lettore nelle aule, nei musei e nelle mostre che fanno da sfondo alla narrazione. Ogni capitolo ci immerge nei pensieri e nelle paure dei protagonisti, rendendo tangibile il peso delle loro incertezze e il senso di inadeguatezza che spesso accompagna il processo creativo. Tuttavia, è proprio da questi turbamenti che scaturisce la forza dell’opera: il racconto esplora come le fragilità umane possano trasformarsi in strumenti di crescita e rinnovamento.
Un tema centrale del libro è la relazione tra arte e natura, che riflette la necessità dei personaggi di ritrovare un equilibrio interiore e di superare i limiti autoimposti. L’Accademia, da luogo di ispirazione, diventa simbolo delle barriere mentali che i protagonisti si trovano ad affrontare. Vettorata mette in luce con delicatezza il paradosso dell’arte: essa richiede di scavare dentro di sé per trovare la propria verità, ma è anche capace di mettere a nudo insicurezze e paure.
Il romanzo trova il suo culmine nella realizzazione di una mostra collettiva, una metafora del processo di crescita e accettazione che ogni personaggio attraversa. Questo evento diventa il punto di convergenza dei loro percorsi individuali e un simbolo di rinascita, in cui le loro voci, un tempo isolate, si uniscono in un coro armonioso.
Crisocolla è un’opera che parla al cuore di chiunque abbia mai lottato per trovare il proprio posto nel mondo, temendo di non essere abbastanza. Alice Vettorata ci invita a riflettere su come l’incertezza, se accolta, possa diventare un motore per la scoperta di sé stessi.
Con Crisocolla, Alice Vettorata realizza un racconto che unisce introspezione, arte e natura, trasportando il lettore in un viaggio emozionante e profondo. Un libro che parla non solo agli artisti, ma a chiunque si trovi a confrontarsi con il senso di inadeguatezza e con il desiderio di trasformare le proprie fragilità in punti di forza. Una lettura che ispira e lascia il segno.