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DUE O TRE COSE CHE MI SONO CAPITATE DI CHRISTIAN DE SICA

In questo libro, Christian De Sica racconta la sua vita attraverso una galleria di personaggi indimenticabili. E, partendo dal padre Vittorio, arriva a delineare i contorni di una «famiglia allargata» che comprende i nomi più importanti del cinema, del teatro e dello spettacolo, in una girandola di volti, aneddoti e ricordi che fanno ridere e commuovere.
All’inizio di questa storia troviamo i flash delle fotografie scattate nello studio di un fotografo romano e le prime esibizioni casalinghe al «Teatro Lampo». Poi papà Vittorio e mamma Maria sempre alle prese con un nuovo film, e Christian che ancora bambino se ne va in giro per il quartiere con una barba finta. Ha appena undici anni, ma ha bisogno di mascherarsi, di recitare, e forse ha già capito quale sarà il suo destino. Ci sono i racconti di Zavattini e Rossellini, lo sguardo sornione di Sordi e la sua simpatia contagiosa, e Charlie Chaplin scambiato per un vecchietto mentre cerca di divertire Christian ancora bambino agitando la sua bombetta. Si incontrano maestri e giganti del cinema da cui imparare il mestiere, «padrini» e «madrine» i cui insegnamenti valgono come due lauree. Anzi, tre. E i compagni di viaggio, gli amici e i colleghi che sono come fratelli e sorelle, o zii affettuosi con i quali condividere anni intensi tra palchi, set, ciak e camerini.

Christian De Sica in questo libro diviene testimone e narratore di una storia incredibile ma vera, di un momento storico esaltante e irripetibile, per un testo che è un viaggio nel tempo con il sorriso.

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